La Basilicata avrà la sua banca centrale!
L’impegno è serio e concreto. Lo ha preso nel programma elettorale il candidato del centrosinistra Marcello Pittella che se eletto – come sarà certamente eletto – promette di ridurre il costo del denaro (pag. 19), funzione attualmente in capo alla proterva Bce che ci ha resi poveri e affamati sfilando le vecchie lire che rigonfiavano il nostro portafogli e mettendoci pochi e brutti euro.
Certo sono necessari alcuni passaggi intermedi, ma il disegno è chiaro.
Basta seccedere dall’Italia e con il principio della “tabula rasa” stabilito nella Convenzione di Vienna del 1978 sulla successione degli stati nei trattati si ricomincia da zero.
E siccome siamo pochi tanto vale semplificare la struttura istituzionale, anche per non spendere tanti soldi: per la Banca centrale lucana basta un piano di uno dei palazzoni del Coumpound di via Anzio e già che ce ne è già uno di Governatore faccia l’uno e l’altro, tanto noi ci fidiamo.
Anche perché volendo farla autonoma la BcB non si potrebbe pescare facilmente tra i banchieri lucani. Non è che abbiano molto ben figurato nel settore!